| Un richiamo alla Pace universale, e un ponte tra passato e presente, nel ricordare e rendere omaggio al sacrificio dei tanti, che hanno perso la vita per la Patria, per un ideale. Questi i cardini del discorso del Sindaco di Palagiano, Gaetano Tarasco, durante la celebrazione del 4 novembre. “Gli eroismi e le sofferenze, ha detto tra l’altro, hanno coinvolto milioni di uomini ad affretallarsi nelle trincee, e in anni titanici della storia d’Italia, trovarono nella tragicità della guerra, un patrimonio comune da difendere. Solidarietà alle famiglie dei due marò trattenuti in India, sperando che tornino in Patria il prima possibile. Solenne omaggio alla memoria di tutti coloro che, in difesa della giustizia, sono stati sacrificati lottando contro la mafia e contro la criminalità organizzata. Solenne omaggio alle vittime del terrorismo. Questi tasselli di storia bagnati di sangue, costituiscano lo sprone per riconsiderare l’importanza dell’impegno. Non si può essere neutrali o indifferenti, nei confronti di un sistema che contesta le funzioni dello Stato nella tutela dei più deboli, di una logica decisionistica che deve estorcere il consenso ad ogni costo”. Non poteva mancare un velato riferimento al vento di tramontana, che a pochi mesi dal suo insediamento, soffia sulla maggioranza consiliare.
“L’unità in politica è un bene, ha infatti aggiunto, è sempre un mezzo e mai un fine, si sta uniti per raggiungere insieme un obiettivo politico, che si raggiunge meglio con uomini di qualità e con un programma coraggioso”. Sono state poi distribuite varie onorificenze. Al Sindaco, nominato “legionario” dall’Istituto Nazionale della Legione d’Onore dei Cavalieri di Vittorio Veneto, l’autorizzazione a fregiarsi dell’uso del simbolo, ed una statuetta per la “Pace e divulgazione dei valori patriottici”. All’Istituto comprensivo Rodari, medaglia di bronzo ritirata dal Dirigente Scolastico Preneste Anzolin, per la “partecipazione attiva alle molteplici manifestazioni”. Croce d’oro, sempre da parte dei Cavalieri di Vittorio Veneto, per l’insegnante Franca De Marco, per la sua attività nel settore storico – culturale. Presenti alla cerimonia, oltre alle autorità civili e militari, varie associazioni locali di volontariato, e rappresentanti della Guardia d’Onore alle reali tombe del Pantheon.
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